Sicurezza: in casa o all'aperto?
L'indole del gatto, come specie, ci suggerisce che vivrà una vita piena, soddisfatta e serena se potrà avere accesso all'esterno. Lì potrà esplorare, cacciare piccole prede, appostarsi, arrampicarsi, saltare; insomma, soddisfare tutte le sue esigenze senza privarsi dell'affetto e comodità dati dalla vita domestica. Questo vale tanto di più per un abissino, razza molto vivace e curiosa, che sa dividersi tra l'affettuosità straordinaria verso le persone e la predisposizione a partecipare attivamente alla vita della sua famiglia e le sue doti innate di atleta inarrestabile che mantiene appieno tutte le caratteristiche della " felinità". Tuttavia, la vita all'aperto implica una serie di rischi anche molto gravi: la possibilità di zuffe con propri simili o altri animali può provocare, oltre a ferite anche molto gravi, la contrazione di malattie contagiose anche incurabili e mortali, oltre che la contaminazione con parassiti di varia natura ( dalle pulci/zecche/pidocchi ai vermi "tondi" e "piatti" ai protozoi come la giardia, ecc.). Tuttavia, il rischio maggiore è dato dalle condizioni del contesto in cui il gatto vive: ferrovie, strade più o meno trafficate, muri troppo alti, tetti, bocconi avvelenati e altro costituiscono in media il maggior fattore di rischio a cui un gatto che abbia accesso all'esterno va incontro, con esiti purtroppo spessissimo funesti. Per questo motivo, proprio per salvaguardare la salute e il benessere del nostro gatto, se non addirittura la sua vita, è necessario giungere ad un compromesso. La cosa ottimale, per chi ne ha la possibilità, è poter garantire al gatto spazi all'aperto, ma in totale sicurezza. Un giardino ( o parte di un giardino) cintato " a misura di gatto", con recinzioni di almeno 2 metri di altezza la cui parte superiore sia ripiegata verso l'interno per 50-60 cm; un cat-run (apposita struttura chiusa, come una grande voliera coperta a rete o tetto) con attrezzatura adeguata perché il gatto possa distrarsi mentre si gode l'aria aperta) possono essere delle soluzioni ottimali. Per chi possiede terrazzi o ampi balconi, la loro messa in sicurezza eviterà al gatto di incorrere in incidenti e ampliare le proprie esperienze. Ricordiamo, in questo caso, che la messa in sicurezza, solitamente effettuata con una rete, richiede che la rete giunga al soffitto o, in assenza di questo, sia chiusa anche nella parte superiore. Se si è impossibilitati a garantire queste soluzioni, bisogna valutare con grandissimo senso di responsabilità l'opportunità di fare uscire il proprio gatto. Noi lo sconsigliamo, a meno che non ci si trovi in condizioni che oggi sono del tutto eccezionali ( totale assenza di strade anche piuttosto lontane, assenza di gruppi di randagi e/o predatori, assenza di maleintenzionati) In ogni caso, prima di consentire al gatto l'accesso all'aperto, bisogna avere alcune precauzioni. Fondamentale è che il gatto sia pienamente abituato alla vita in casa e che essa sia il suo principale punto di riferimento. Quindi, MAI fare uscire un nuovo arrivato. Una volta garantito questo, saranno altrettanto necessari, PRIMA che il gatto esca: - copertura antiparassitaria. - vaccinazione per FeLV - sterilizzazione. Questo eviterà tentativi di fuga per motivi di carattere sessuale ( uno dei motivi più frequenti di " brutte sorprese"). Nella messa in sicurezza, non vanno mai sottovalutate le capacità di un gatto, anche se fino a quel momento mai espresse: gli abissini saltano da terra e da fermi anche oltre i due metri, un appiglio infinitesimale può moltiplicare questa altezza; sono arrampicatori velocissimi ed estremamente abili, sia in salita che in discesa; saltano almeno un paio di metri da fermi in orizzontale, a qualunque altezza; sanno intrufolarsi in buchi piccolissimi... Se invece, per vari motivi, è impossibile fornire al gatto uno spazio esterno in sicurezza, non bisogna preoccuparsi o sentirsi in colpa: sarà sufficiente garantire al gatto una vita soddisfacente dentro le sicure mura di casa. Consigliamo vivamente di mettere in sicurezza le finestre con zanzariere, per evitare lanci all'esterno all'inseguimento di uccelli, insetti, anche solo polline. Un arredamento che stimoli il gatto lo aiuterà a soddisfare le sue esigenze: tiragraffi alti e a più piani, palestrine, mensole, sono tutti elementi utili a consentirgli di esercitarsi e distrarsi. Vedrete che l'abissino ama particolarmente stare in alto: non vietategli l'accesso alla cima dei mobili e delle porte. Fate giocare il vostro gatto, stimolatelo a muoversi e a soddisfare la sua curiosità. Non escludetelo mai dalla vostra vita, che, di per sè, è per lui motivo di grande interesse. Un gatto che vive tra le quattro mura domestiche non necessariamente è un gatto infelice, anzi! I nostri, ad esempio, sono nati e cresciuti in casa e ci sembrano soddisfatti.
Autore: Maria Grazia Bregani
Pubblicato il: 25/01/2019 @ 15:33:42
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