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Intero o sterilizzato?


Intero o sterilizzato?

La maggior parte delle persone, prendendo un cucciolo, non lo fa con l’intenzione di allevare, ma semplicemente per avere un compagno con cui condividere la propria vita. In questo caso, il caldo consiglio è quello di sterilizzare il gatto all’età opportuna. Alcuni pensano che farlo in qualche modo possa ledere l’integrità del gatto, o provocargli sofferenza, per cui dicono che preferirebbero tenerlo ‘intero’, cioè non sterilizzato, anche se non figlierà mai, per consentirgli di vivere una vita più naturale e felice. 
Non c’è niente di più sbagliato: un gatto che non è destinato a riprodurre, proprio per il suo bene sia fisico che psichico, è assolutamente meglio che venga sterilizzato e, oltretutto, abbastanza presto. Soprattutto quando si tratta di un abissino o di un somalo, razze piuttosto precoci, che raggiungono presto la maturità sessuale. Un gatto non sterilizzato sarà sicuramente più irrequieto.

Le femmine

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Quodlibet Anastasia - Femmina neutra

Le femmine, quando vanno in calore, oltre a ‘chiamare’ con vocalizzi più o meno prolungati che durano giorno e notte per tutta la sua durata (circa una settimana), mangiano meno, dimagriscono, sono in continuo movimento, inquiete e più nervose. Molto spesso iniziano a ‘spruzzare’, come i maschi, marcando il territorio con le urine e a volte anche con le feci. Le femmine abissine possono avere calori ripetuti nell’arco di tutto un anno, a distanza anche di 10-15 giorni uno dall’altro. Ma, al di là di questo comportamento, poco piacevole per noi umani, i calori ripetuti possono dare luogo a veri e propri danni fisici, più gravi dell’essere ‘fuori forma’, come cisti ovariche e tumori all’apparato riproduttore e mammario. 

I maschi

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Quodlibet Potok- Maschio neutro

I maschi non hanno i calori, ma, se non sterilizzati, è probabilissimo che inizino a marcare il territorio, a volte anche con le feci –soprattutto se sentono l’odore di femmine; saranno anche loro più irrequieti e nervosi, meno in forma, più magri, con un pelo meno bello. Se hanno la possibilità di uscire, sia maschi che femmine, c’è il rischio che non tornino più, che contraggano malattie dai gatti che incontrano fuori o che si feriscano, anche gravemente, in risse con i rivali.

Quindi...

In realtà è quindi proprio l’opposto: un gatto starà sicuramente meglio, da tutti i punti di vista, se verrà sterilizzato. Credere che la sterilizzazione lo renda infelice o lo mutili in qualche modo, è solo una nostra proiezione…in realtà il carattere di un gatto intero è più instabile, perché soggetto a tutte queste variazioni e necessita di molta più pazienza.
Alcuni inoltre credono che, perché la crescita (fisica e psicologica) si completi, sia necessario che una femmina abbia avuto almeno una cucciolata. Anche in questo caso, molti studi dimostrano che non solo questo non è vero, ma è anche consigliabile sterilizzare il gatto prima che abbia raggiunto la totale maturità sessuale, intorno cioè ai sei mesi. Diminuisce infatti l’incidenza di tumori e il vostro gatto crescerà sereno e tranquillo.
Se invece si vuol far riprodurre il proprio gatto, oltre ad essere disposti ad affrontare una vita un po’ più movimentata, attenta e paziente, con maggiori controlli veterinari, bisognerà porre estrema attenzione alla scelta del partner: i gatti di razza, in quanto frutto di una selezione, possono presentare in modo più marcato dei problemi di salute di cui un serio allevatore è a conoscenza e che cercherà di evitare con accoppiamenti opportuni: di fondamentale importanza sarà quindi la conoscenza delle linee di sangue sia del proprio gatto che del suo futuro partner, per evitare problemi anche gravissimi alle future cucciolate, se non al proprio gatto stesso.
Autore: Maria Grazia Bregani
Pubblicato il: 20/01/2019 @ 14:41:50
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