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Inserimento di un nuovo gatto in famiglia


Inserimento di un nuovo gatto in famiglia

Inserimento senza altri animali

  • Fase 1

    All'arrivo del nuovo gattino, non fatelo entrare subito in contatto con tutta la casa, ma tenetelo in una stanza chiusa, dove ci saranno già pronte tutte le sue cose ( lettiera, ciotole per acqua e cibo, giochini, postazioni per il riposo). Questo per consentirgli di ambientarsi progressivamente a nuovi odori, rumori, ecc. senza sentirsi sopraffatto dalla novità.
    Appena arrivato, aprite il trasportino ( che lascerete aperto, a disposizione). Non forzate il gatto ad uscire, lasciate che sia lui a farlo, secondo i suoi tempi.
    Non circondatelo in tanti, non fate troppo rumore, non esibite movimenti improvvisi. La cosa migliore è sedersi vicino, senza fare niente, parlando dolcemente e, se il gattino esce a curiosare, invitatelo con giochini. Non affannatevi ad accarezzarlo, stringerlo: potrebbe spaventarsi. Piuttosto, coccolatelo quando si avvicina a voi. Lasciatevi esplorare. Se è curioso, chiamatelo, in modo che prenda confidenza col vostro corpo.
    Muovetevi normalmente, ma non a scatti ( corse, salti, gesti improvvisi). Parlate, ma non urlate. Interagite molto con lui, lasciandogli però modo di esplorare a suo piacimento la stanza.
    Se, uscito dal trasportino, si nasconde, lasciatelo fare e non insistete. Lasciatelo in pace, non cercate di prenderlo e tirarlo fuori. Lasciate fare a lui. Abituatelo alla vostra presenza stando seduti, parlando, chiamandolo con giochini che stimolino la sua curiosità. Lasciate che sia lui ad avvicinarvi. Quando vi è vicino, coccolatelo molto, ma senza mai stringerlo o costringerlo a starvi in braccio. All'inizio potrebbe camminare a pancia bassa, segno che è in allerta, oppure " saltare" per ogni rumore. Non coccolatelo o consolatelo, deve solo abituarsi al nuovo ambiente. Se lo coccolate troppo, penserà che c'è qualcosa che non va. Anche se dovesse piangere, non accorrete a coccolarlo. Fate sentire la vostra presenza, magari chiamatelo, ma senza esagerare. Altrimenti imparerà a piangere ogni volta che vorrà essere soddisfatto...
    Quando il gatto si muove a suo agio nella stanza, non si nasconde ad ogni rumore, vi viene incontro festoso, gioca, mangia, va normalmente in cassetta, cammina a coda alta ( a punto esclamativo), si è pronti per la fase 2.

  • Fase 2

    Una volta che il gatto è ben ambientato, aprite la stanza e date accesso a tutta la casa. Se la casa è molto grande, fatelo gradualmente ( una volta ambientato in un'intera zona, date accesso alle altre zone). Lasciate la porta aperta e non forzate il gatto ad uscire. All'inizio, lasciate nella stanza della prima accoglienza cassetta e ciotole. Date modo al gatto di ambientarsi ed esplorare a suo piacimento. Se è timido, lasciategli tempo. Intanto conducete la vostra vita normale: sentendo la vostra voce altrove, sarà stimolato a cercarvi. Se piange e vi chiama, fatevi sentire, chiamandolo o fatevi vedere, perché potrebbe essere spaesato dai nuovi ambienti. Ma, di nuovo, non esagerate: deve imparare a cavarsela da solo.
    Anche in questa fase, è importante stare attenti a rumori, gesti e quantità di persone: aspettate ad invitare gli amici a fare la conoscenza del nuovo arrivato, non mettete lo stereo a tutto volume. Dite ai bambini di non correre per casa, urlando o piangendo. Dategli tempo di ambientarsi perfettamente.
    Una volta che sarà uscito dalla sua stanza, avrà esplorato la casa, ci si muoverà a suo agio e passerà la maggior parte del tempo con voi, cercandovi e partecipando alla vita domestica, potete pure spostare cassetta e ciotole nei posti da voi preferiti, facendo vedere bene al gatto la loro ubicazione. Ci metterà ancora un po' ad abituarsi al 100% ai nuovi ritmi, ma ormai è tutto a posto e le cose miglioreranno di giorno in giorno..

Se in casa ci sono altri animali

  • Fase 1

    La FASE 1 è identica. Controllate il vostro altro animale, per vedere se manifesta segni di nervosismo per l'arrivo del nuovo gatto. In caso positivo da parte di almeno uno dei due animali, date loro tempo di normalizzarsi. Potete aiutarli scambiando le lettiere, cuscini o postazioni di riposo, in modo che i loro odori si mescolino.
    Non fateli assolutamente incontrare. Questa fase prende il nome di " contatto olfattivo".
    Quando entrambi si comporteranno normalmente, quando non mostreranno diffidenza nei confronti degli odori dell'altro, potrete passare alla fase successiva.

  • Fase 2

    Chiudete il gatto/cane già residente nella stanza dove c'era il nuovo arrivato e contemporaneamente date al nuovo arrivato modo di esplorare la casa. Fatelo a più riprese, scambiando i posti, in modo che il nuovo gatto prenda confidenza con la casa. Fate questo scambio più volte, SENZA CHE I DUE ANIMALI si incontrino.
    Questa fase potrebbe richiedere qualche giorno. Non abbiate fretta. Meglio qualche giorno in più che un incontro troppo affrettato, che potrebbe destare dei problemi.
    Quando entrambi gli animali si comporteranno normalmente, senza nervosismo e/o diffidenza, passerete alla fase 3

  • Fase 3 - Contatto visivo

    A questo punto, entrambi saranno pienamente consapevoli di non essere gli unici animali della famiglia. Si saranno però già abituati ai reciproci odori. La situazione ottimale sarebbe di farli incontrare ponendo delle barriere: un foglio di plexiglas/rete a protezione di una porta aperta o qualcosa di analogo, in modo che i due possano vedersi, ma, nel caso le cose non vadano per il meglio, non succeda nulla di grave.
    Anche in questo caso, lasciateli fare. Non forzateli all'incontro, non costringeteli in alcun modo. NON prendetene in braccio uno avvicinandolo all'altro.
    L'incontro può generare soffi e ringhi: non spaventatevi, è normale. È preoccupante solo se uno prova ad attaccare l'altro ( si slancia urlando o in silenzio). Se questo dovesse accadere, significa che i due non sono pronti ancora ad un " incontro ravvicinato". Dovrete insistere finché non si abituano. Nel frattempo, una volta rinchiusi nelle rispettive stanze/aree, controllate bene entrambi, per vedere se ci siano segni di nervosismo particolare.
    In media, questa fase è piuttosto facile quando l'incontro è tra un cucciolo e un adulto: gli adulti sono abbastanza tolleranti con i cuccioli e i cuccioli sono abituati ad essere messi " al proprio posto" quando esagerano. Di norma, l'incontro tra i due non genera particolari problemi. Può essere più lunga se si tratta di due adulti.

  • Fase 4

    Una volta abituati alla presenza e vista reciproca, aprite pure tutto, lasciando a tutti e due vie di fuga in cui rifugiarsi in caso di nervosismo/ senso di pericolo. Anche in questa fase, non forzateli, non prendeteli in braccio, non avvicinateli. Lasciate che interagiscano da soli. Un buon trucco è distrarli col gioco, facendoli giocare insieme. Qualche soffio, qualche ringhio, qualche inseguitina sono nella norma in questi primi giorni. Ma non devono esagerare: una cosa è la ritualizzazione, un'altra l'attacco vero e proprio. Quest'ultimo deve essere evitato.

    Per una piena confidenza, possono passare molti giorni. All'inizio, quando non siete in casa, teneteli separati. Li terrete sempre insieme quando sarete sicuri che ormai è tutto a posto.
    Segni di convivenza pacifica sono: nessuno dei due si nasconde o dà segni di nervosismo. Entrambi hanno ritmi di vita normali ( non dormono troppo a lungo, non stazionano perennemente in alto, mangiano con appetito, vanno normalmente in cassetta). Interagiscono giocando. Dormono piuttosto vicini (stessa stanza, stesso divano).
    È altamente consigliato avere due lettiere, disposte in punti diversi della casa, così come due postazioni per l'acqua, in modo che ognuno possa avere accesso alle risorse senza essere controllato dall'altro.
    I cuccioli che sono andati ad abitare in una famiglia in cui c'era già un adulto si sono sempre inseriti perfettamente, senza problemi, e molto velocemente. Conviene però rispettare le varie fasi per evitare problemi, controllando soprattutto le reazioni del proprio gatto residente, per verificare che tutto vada per il meglio per tutti e due.
    L'optimum è quando i due gatti diventano "amici" (interagiscono molto, dormono vicini, addirittura si toelettano), ma è possibile anche una convivenza in cui i due, senza essere proprio amici, vivono tranquillamente tollerandosi reciprocamente e senza dare segni di malessere.

Autore: Maria Grazia Bregani
Pubblicato il: 25/01/2019 @ 14:53:30
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